Lunedì 10 dicembre 2018

II LUNEDÌ DI AVVENTO

Dal Vangelo secondo Luca (5,20-21)

Vedendo la loro fede, Gesù disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».

Riflessione

Perdonàti da Dio e dagli altri, perdoniamoci a vicenda: è questo l’impegno morale cristiano che ha, però, ancora una sua radice naturale, profondamente umana. Alla spirale della violenza che infetta la società si può e si deve opporre la spirale del perdono, come è attestato – tanto per proporre un esempio concreto contemporaneo – da uno scambio di corrispondenza tra un ex terrorista delle Brigate Rosse italiane e il gesuita padre Adolfo Bachelet, fratello di una delle vittime. Ecco un brano della testimonianza epistolare di quel carcerato: «Mi sono accorto che, una volta innescata la spirale del perdono, dell’amore, del bene gratuito, nessuno la ferma più: diventa un contagio, una luce che si comunica da uno sguardo all’altro, una reazione a catena. Questo è il miracolo, di cui oggi sono testimone, in carcere. Io ho questa coscienza nuova: se riuscirò a trasformare la mia vita, questa diventerà un segnale per gli altri e, quando loro faranno altrettanto, questo segnale si propagherà e raggiungerà altri ancora».

Tratto da: Gianfranco Ravasi, L’economia alternativa del perdono. Avvenire.

Preghiera

Salga a te, o Padre, la preghiera del tuo popolo,
perché nell’attesa fervida e operosa
si prepari a celebrare con vera fede
il grande mistero dell’incarnazione del tuo unico Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli. Amen

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