FERIA PROPRIA DEL 21 DICEMBRE
Dal Vangelo secondo Luca (1,39-40)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Riflessione
Non vi è nulla di più invidiabile di un’anima se non la sua capacità di appassionarsi. La passione equivale a volare, è un movimento celeste verso l’alto.
Il protagonista di un romanzo dello scrittore tedesco Theodor Fontane vive in una serena saggezza, testimoniata anche da questa frase. Essa propone una qualità dell’anima che, a prima vista, sembrerebbe abbondare ai nostri giorni: non è forse vero che le passioni sono all’acme, che l’appassionarsi esplode nei dibattiti televisivi, che un fremito pare correre attraverso tutti i comportamenti? In realtà ciò che impera oggi è soprattutto la frenesia, l’eccitazione, il furore. Il vero appassionarsi è qualcosa di più profondo e può anche non affiorare in superficie; esso rivela attaccamento a un ideale, dedizione per una causa, convinzione nei confronti di una verità, abnegazione per una missione, amore verso una persona. La passione autentica non è un fuoco di paglia, bensì un impegno forte ed efficace che esalta l’anima.
Tratto da: Gianfranco Ravasi, Appassionarsi. Mattutino.
Preghiera
Ascolta, o Padre, le preghiere del tuo popolo
in attesa del tuo Figlio che viene
nell’umiltà della condizione umana:
la nostra gioia si compia alla fine dei tempi
quando egli verrà nella gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio,
e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli. Amen