1. Perché impegnarsi?
“Il tema dell’immigrazione è oggi uno degli ambiti in cui più si misurano i problemi della disinformazione, delle fake news e dei discorsi d’odio. Basti pensare che, secondo una rilevazione di Amnesty International, durante la campagna elettorale delle elezioni politiche 2018 si sono registrati 787 commenti e dichiarazioni di incitamento all’odio, il 91% delle quali ha avuto come oggetto i migranti. Fra i più colpiti dall’odio online anche singoli individui o gruppi impegnati in attività solidaristica o di tipo umanitario, i musulmani, gli ebrei, le donne e i rom” (cfr. https://www.migrantes.it/wp-content/uploads/sites/50/2019/09/XXVIII-Rapporto-Immigrazione-2018-2019-Sintesi.pdf)
La scelta della Chiesa di Padova, attraverso la Caritas Diocesana e il “Coordinamento ecclesiale profughi” (tavolo di lavoro che vede il confronto di numerosi uffici pastorali Caritas, Migrantes, Ufficio Missionario, Ufficio Stampa, Pastorale sociale e del lavoro, religiosi e parroci sul tema delle persone richiedenti protezione internazionale), in sintonia con l’appello di Papa Francesco all’Angelus del 6 settembre 2018, è stata quella di promuovere vicinanza, accoglienza e relazioni con le persone che giungevano e che ancora continuano ad arrivare nel nostro territorio.
Lo slogan “#Prima Gli Ultimi” promosso dalla Caritas diocesana per l’Avvento 2019, è un ulteriore appello affinché nelle nostre comunità non prevalga la cultura dello scarto e del rifiuto del più povero, ma una cultura nuova fatta di incontro, di accoglienza e di relazione.
E proprio l’incontro è stato il filo conduttore che in questi anni, dalla primavera Araba del 2011, ha guidato la diocesi sul tema dell’accoglienza delle persone richiedenti asilo. I vari progetti promossi a livello diocesano e a livello cittadino, sono stati centrati sulla corretta informazione (dati reali), sulla sensibilizzazione e sul messaggio dell’Evangelii Gauduim “di una chiesa […] in uscita che sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi”.
2. Che cosa si può fare?
- “Aggiungi un posto a tavola” accogliere una domenica, a pranzo, un ragazzo/a migrante http://www.caritas.diocesipadova.it/opere-parrocchiali/aggiungi-un-posto-a-tavola/
- “Scuola di italiano”: Insegnamento gratuito della lingua italiana per migranti http://www.scuolapennywirton.it/aprire-una-nuova-penny-wirton/
- “Corridoi umanitari”: Come Parrocchia scegliere di accogliere persone rifugiate http://inmigration.caritas.it/progetti-nazionali/corridoi-umanitari
- “Accoglienza in famiglia” di persone rifugiate https://refugees-welcome.it/
3. Che cosa è stato fatto (elenco parziale)?
- “Ero straniero e mi avete accolto”. Pubblicazione di materiali e video per le comunità parrocchiali desiderose di avvicinarsi all’accoglienza, supportando i Centri accoglienza straordinari (CAS) nel territorio.
- “Tavolo ecclesiale profughi”. Un tavolo di lavoro coordinato da Caritas Padova che da alcuni anni raggruppa una serie di uffici e servizi diocesani, impegnati a leggere i fenomeni delle migrazioni massive, e a trovare occasioni di riflessione e di sensibilizzazione sui temi che riguardano i richiedenti asilo e quando possibile individuare soluzioni percorribili in tema di accoglienza, inserimento lavorativo, integrazione, incontro.
- “Marcia della pace” 2018 ad Agna per condividere parole e segni di Pace in un territorio particolarmente segnato dalla presenza delle basi di Cona e Bagnoli.
- “Giornata formativa sacerdoti a Cona”, una giornata per i sacerdoti all’interno della base di Cona per capire il fenomeno e ascoltare alcune testimonianze dei profughi accolti
- “Serate informative” incontri per parrocchie e comunità religiose per supportali nel continuare l’esperienza concreta dell’accoglienza dei richiedenti asilo tramite cooperative, accoglienze dirette di persone uscite da percorsi di accoglienza, corridoi umanitari.
- “Comunità accoglienti” In questi anni circa 40 realtà parrocchiali e religiose hanno accolto più di 200 persone richiedenti asilo tramite covenzione con cooperative sociali
- “Corridoi umanitari” Alcune Comunità parrocchiali hanno accolto direttamente delle persone rifugiate accollandosi totalmente i costi delle accoglienze.
- “Protetto. Rifugiato a casa mia”. Progetto di accoglienza presso famiglie e/o parrocchie (concluso), per accogliere persone in uscita da CAS o SPRAR ma ancora bisognosi di supporto.
- “Aggiungi un posto a tavola” . Progetto nato dalla volontà di alcune famiglie di accogliere, una volta al mese, alcuni richiedenti asilo nella propria abitazione, per condividere qualche ora insieme, compreso il pranzo domenicale.
- “Accoglienza”: la Caritas sta accogliendo presso 3 appartamenti, messi a disposizione delle parrocchie della città, 10 ragazzi usciti da CAS e SPRAR che ancora necessitano di accompagnamento.
- “Associazione Migranti ONLUS”. Da 20 anni Caritas Padova è ente fondatore insieme a CGIL, CISL, UIL, ACLI della Migranti onlus, associazione nata per aiutare le persone migranti nel rinnovo delle pratiche relative al permesso di soggiorno.
- “Serate informative sul decreto sicurezza” in collaborazione con l’associazione Migranti Onlus, si sono promosse serate formative ed informative sugli effetti del Decreto Sicurezza.
- “Progetto Liberi di partire, Liberi di restare.” Un progetto promosso dalla CEI per l’inserimento lavorativo di migranti in condizione di svantaggio.
- “Progetto Motivi Umanitari”. Intervento straordinario nell’ambito del Fondo di Solidarietà, con obiettivo di attivare percorsi di inserimento lavorativo e sociale di 150 migranti a cui è stato riconosciuto lo status di protezione umanitaria dall’apposita commissione ministeriale e che, in mancanza di un lavoro, non possono rinnovare né convertire il loro permesso di soggiorno.
- “Campagna #ioaccolgo”. Una campagna a livello nazionale promossa da numerosi enti e associazioni contro le politiche fortemente restrittive adottate dal Governo e dal Parlamento italiano nei confronti dei richiedenti asilo e dei migranti, politiche che mettono a rischio i principi affermati dalla Costituzione e dalle Convenzioni internazionali e producono conseguenze negative sull’intera società italiana.
- “Inserti informativi. Si sono realizzati degli speciali inserti informativi sulla Difesa del popolo per raccontare le storie delle comunità accoglienti e delle persone accolte.
- “Testimonianze” si sono svolti vari incontri in scuole e con gruppi parrocchiali per sensibilizzare i giovani all’incontro e all’accoglienza.
- “Occasioni formative” per i volontari impegnati nelle accoglienze per momenti di scambio, confronto e approfondimento.
- “Liberi dalla paura” Partecipazione all’incontro del papa con le parrocchie e le realtà impegnate nell’accoglienza di profughi e migranti per condividere a livello nazionale i percorsi d’integrazione e l’arricchimento umano derivati da queste esperienze.
- “Gruppo Rinascita” gruppo nato dall’incontro tra Padre Lorenzo Snider, incaricato dal Vescovo, e i ragazzi accolti nelle basi di Cona e Bagnoli. Il Gruppo ha proposto momenti si sensibilizzazione e animazione nelle parrocchie a partire dall’animazione delle Sante Messe. In ogni celebrazione si è assistito al miracolo del cambiamento degli sguardi: sguardi spesso scettici e a volte ostili che, si trasformavano in sguardi amichevoli, interroganti e molto spesso grati. In questo cammino una decina di giovani africani hanno ricevuto il battesimo, tra il 2018 ed il 2019.
- “Scuole di italiano”: molte sono state le parrocchie e i gruppi che si sono attivati per favorire l’integrazione attraverso le scuole di italiano.
Per informazioni:
Caritas Padova dal lunedì al venerdì ore 9.30-13 tel. 049-8771722 info@caritaspadova.it