Nel suo discorso dello scorso 2 giugno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato, accanto ai molti progressi ottenuti in 75 anni dalla sua nascita, come la nostra rimanga una “Repubblica imperfetta“, con ancora troppe ingiustizie e diseguaglianze. “Ancora condizioni non sopportabili per la coscienza collettiva”.
A queste parole ci siamo ispirati per il titolo di questo Dossier “Avere cura di una Repubblica imperfetta. Contributo al PNRR, percorso di riflessione, analisi e proposta“, il secondo dedicato al “Piano Nazionale di Ripresa e resilienza” (PNRR), dopo quello dello scorso aprile.
Il Dossier mette in luce innanzitutto le differenze tra il Piano elaborato dal Governo Conte e l’attuale versione presentata a Bruxelles lo scorso 30 aprile.
Il lavoro è davvero un work in progress: il testo è ancora in attesa di un via libera definitivo dalla Commissione europea, le schede di lavoro sui progetti non sono ancora pubbliche. Ma ci sembrava utile avviare, in maniera tempestiva, una prima lettura analitica, seppure incompleta, in modo tale da offrire soprattutto un suggerimento di metodo di lavoro. È una sfida che richiede il contributo e la partecipazione di tutti gli attori sociali e istituzionali; da ora fino alla sua messa in opera.
Dal canto loro le Caritas, oltre che cercare di offrire risposte a vecchi e nuovi bisogni, hanno monitorato periodicamente gli effetti della pandemia in maniera aggregata, divenendo un barometro della sofferenza sociale del paese e offrendo un indicatore – che ha certamente il pregio della tempestività – circa le tendenze sociali in atto.
Questo Dossier vuole essere un ulteriore strumento per un lavoro di advocacy quanto più condiviso possibile per i diritti delle persone e delle comunità più fragili, perché è il momento di valorizzare quanto più possibile ciò che unisce il paese, tutto ciò che fa crescere una comunità solidale, riaffermando alcuni valori della Costituzione che sembrano ancora pesare meno di altri.
C’è inoltre la questione dei luoghi di una governance sussidiaria.
Per questo occorre sviluppare da subito una serena e ampia valutazione della praticabilità dei luoghi di coordinamento e di partenariato esistenti, in cui è coinvolta la società civile, per contribuire a definire una prospettiva nuova e più efficace di dialogo sociale. Luoghi dove effettivamente la cura della nostra Repubblica imperfetta diviene progettazione attenta, monitoraggio accurato e condiviso, valutazione fondata e non divisiva, riprogrammazione trasparente ed efficace.
Caritas italiana continuerà a lavorare sul PNRR, riflettendo ancora con documenti di analisi e di proposta, aperti a contributi di esperti e operatori, in una logica di approfondimento, confronto e implementazione attuativa, una nuova tappa del cammino di realizzazione dei valori costituzionali.
Il Dossier è disponibile online sul sito www.caritas.it