Fonte: www.insiemepergliultimi.it
In diretta giovedì 1 dicembre, ore 17.30, su pagina Facebook Insieme per gli ultimi
Quella che avrebbe dovuto essere una guerra breve in Ucraina si sta rivelando, a distanza di quasi 10 mesi, un conflitto che va ben oltre i confini del Paese investendo, in primo luogo, l’Europa sul piano economico – finanziario e sociale, ma che ha gravi ripercussioni sul futuro di milioni di persone in molte aree del mondo anche lontane. Un effetto domino del quale non si ha la contezza del quando potrà interrompersi e le cui conseguenze ancora non sono calcolabili.
D’altro canto il Medio Oriente è, sempre più, alla ricerca di una tregua e, soprattutto, della pace. Tuttavia e nonostante tutto, i fronti di guerra aumentano: la Striscia di Gaza è un campo di battaglia dove non si distinguono vincitori e vinti, anzi tutti paiono perdere, Hamas, i palestinesi e pure Israele; la Siria è uno scacchiere sul quale le grandi potenze, tra tutte Usa e Russia, continuano a restare schierate, muovendosi anche senza una chiara strategia e senza riuscire chiudere la partita e l’Iraq è di nuovo a rischio di un conflitto interno e il Libano è sempre sull’orlo di una catastrofe umanitaria, provocata dalla situazione economica – finanziaria che lo attanaglia, da anni, e alla quale la politica non trova risposte adeguate confacenti alla situazione. Senza contare i 7 lunghi anni di guerra dimenticata dello Yemen.
La Pace sembra allontanarsi in Europa come in Medio Oriente così come in tante altre aree del mondo, concretizzando quello che, in più occasioni, Papa Francesco ha asserito che siamo di fronte alla Terza Guerra Mondiale a pezzi, il cui cessate il fuoco non può essere attualmente immaginato. Una guerra mondiale che oltre a provocare la morte, gli sfollamenti e le distruzioni ha ricadute pesanti per i prossimi anni e il trovare urgente una soluzione è una priorità assoluta per la stessa sopravvivenza del genere umano.