Fonte: Veneto Lavoro
I dati di Regione del Veneto e Veneto Lavoro confermano una congiuntura economica favorevole nonostante le tensioni internazionali e segnali positivi dal mercato del lavoro
Il 2022 si è rivelato per l’economia veneta un anno di crescita superiore alle aspettative, anche se aumento dell’inflazione, questione energetica e peggioramento della fiducia dei consumatori inducono alla cautela riguardo alle previsioni per il 2023.
È un quadro generalmente positivo quello che emerge dal Rapporto Statistico 2022 della Regione del Veneto dedicato al tema delle “Transizioni”. La stima di crescita del PIL Veneto è pari per l’anno in corso al +4,2% a fronte di una media nazionale del +3,8% e del +3,2% dei Paesi dell’area Euro. Più contenute ma sempre in terreno positivo le previsioni per il 2023, che stimano per il Veneto una crescita del +0,3%, in linea con la media nazionale.
Il Veneto rimane la terza regione in Italia per produzione di ricchezza, dopo Lombardia e Lazio: secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al 2020, il PIL pro capite del Veneto risulta pari a 31.253 euro, superiore del 12,3% a quello nazionale, e si prevede che nel 2022 verrà colmato anche il calo di circa 2.800 euro registrato proprio in periodo di pandemia. I consumi delle famiglie sono visti in crescita nell’anno in corso del +6,4%, gli investimenti del +9,4%, le importazioni del +45,6% e l’export del +20,6%.
Il Veneto si conferma una regione a vocazione fortemente industriale, in cui il manifatturiero è una dorsale importante sia in termini di forza lavoro, sia in termini di produzione di ricchezza e scambi internazionali di merci. È tuttavia il terziario che produce la quota maggiore di ricchezza, anche grazie a un andamento particolarmente positivo del settore turistico. Nella prima metà del 2022 si è infatti registrato in Veneto un numero di presenze turistiche più che doppio rispetto allo stesso periodo del 2021 e superiore anche ai livelli registrati nel 2019 prima della pandemia. Numeri che fanno del Veneto, storicamente, la prima regione turistica in Italia.
Segnali positivi arrivano anche dal mercato del lavoro. Secondo i dati Istat, nel terzo trimestre 2022 il tasso di occupazione ha superato i livelli pre pandemia toccando il 67,8%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso per la prima volta dall’inizio della pandemia sotto quota 4%, toccando il minimo storico del 3,5%.
Anche i dati di Veneto Lavoro dimostrano la tenuta dei livelli occupazionali, nonostante il lieve rallentamento degli ultimi mesi. Tra gennaio e novembre si è registrato in regione un saldo positivo per 42.400 posti di lavoro dipendente in più, con un aumento delle assunzioni pari al 15% rispetto al 2021. Il rallentamento dei mesi autunnali è interamente imputabile alla chiusura dei contratti a termine, anche a causa di fattori stagionali, ma si continua ad osservare un aumento dell’occupazione stabile, dovuta soprattutto a un forte incremento delle trasformazioni a tempo indeterminato.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il Rapporto Statistico 2022 della Regione del Veneto, scaricabile e navigabile in forma interattiva nella pagina dedicata del portale regionale statistica.regione.veneto.it. Tutti i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto, aggiornati al 30 novembre 2022, sono disponibili nella “Bussola” di Veneto Lavoro, alla pagina www.venetolavoro.it/bussola.