Auguri di Natale 2022

“Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo” (Gv 1, 9)

 

Carissimi amici,

l’augurio di Natale, quest’anno, è rivolto in particolare agli operatori della Caritas che nel quotidiano, in maniera nascosta e senza clamore, compiono atti semplici, azioni che dicono prossimità, condivisione, solidarietà.

Diamo voce a centinaia di operatori, a chi lavora nei servizi diocesani o nei Centri di Ascolto Vicariali, a chi si occupa di animare le comunità al senso della solidarietà e dell’inclusione, a tutti coloro che, disseminati capillarmente nelle parrocchie del territorio della diocesi di Padova, con caparbietà provano a sostenere quelle persone che non riescono ad avere un livello di vita all’altezza alla loro dignità. Questi operatori sono persone normali che però non conoscono l’indifferenza e non sono capaci di ignorare chi attraversa periodi in cui niente sembra andare per il verso giusto. Si fanno carico di problemi altrui, cercano soluzioni, si rapportano con le istituzioni collaborando a costituire reti di supporto, si scontrano con vincoli burocratici. Spesso si caricano sulle spalle fardelli pesanti, qualche volta faticano a dormire di notte per il carico emotivo che la relazione di aiuto comporta. Questo movimento dice che i diritti possono essere garantiti anche con l’apporto di tutti, che la società civile e i corpi intermedi che la compongono sono soggetti abilitati a garantire i diritti in modo coordinato con le istituzioni affinché alle dichiarazioni di principio seguano i fatti.

Questi operatori sanno anche fermarsi per un confronto con la parola del Vangelo, vogliono assumere gli stessi sentimenti che furono di Cristo Gesù che non si fece problema a rinunciare ai suoi privilegi per frequentare i bassifondi della storia.

Dedicano del tempo alla crescita della loro fede, perché desiderano presentare alle persone fragili che incontrano, attraverso la maturità delle loro persone, la stessa figura di Gesù. Presentare il meglio di sé è ciò che pensano sia la modalità migliore di farsi prossimi di chi incontrano.

Dedicano tempo alla riflessione personale per verificare la loro capacità di entrare in relazione con le persone. Si lasciano mettere in crisi dalle loro cadute quando il pregiudizio ha il sopravvento e applicano stereotipi a chi incontrano, gioiscono quando riescono ad istaurare relazioni positive, libere, promozionali per sé e per gli altri.

Anche attraverso questi operatori Gesù si fa carne, condivide con loro le sfide che il contesto pone, si mette al loro fianco per promuovere il Regno di Dio. Il Signore Gesù benedica queste persone, doni loro saggezza e rinforzi le loro buone motivazioni, li mantenga umili nel loro servizio, riconoscano che le loro azioni sono anticipate, accompagnate e fatte fruttare dall’azione dello Spirito Santo.

L’augurio di buon Natale è esteso anche a tutti coloro che leggono questo scritto pur senza appartenere alla Caritas, perché ognuno nelle proprie scelte quotidiane possa vivere lo spirito del Natale attraverso la fraternità e l’accoglienza di tutti i membri della famiglia umana.

Buon Natale!

Lorenzo Rampon