Il conflitto, deflagrato il 24 febbraio scorso, continua a essere caratterizzato da bombardamenti indiscriminati nelle aree civili che non risparmiano scuole, ospedali, centri comunitari, abitazioni. L’economia di base è pressoché ferma e la vita di ogni giorno dipende quasi totalmente dagli aiuti umanitari.
Secondo i dati ONU aggiornati al settembre 2022, sono più di 17,7 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria, di cui 5,5 milioni sono bambini; i rifugiati nei Paesi confinanti a causa del confitto sono attualmente circa 7,3 milioni; oltre 7 milioni gli sfollati interni, dei quali circa 1 milione sono minori.
L’imminente arrivo dell’inverno genera forti preoccupazioni, non solo per la diffusa distruzione delle infrastrutture nel Paese, ma anche per l’impossibilità di reperire fonti e forniture di energia a prezzi sostenibili.