Erogazioni liberali per “Interventi anti covid-19”

L’art. 66 del decreto “Cura Italia” prevede degli incentivi fiscali per le Erogazioni Liberali effettuate esclusivamente per finanziare gli interventi di contenimento dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Le agevolazioni spettano per le erogazioni effettuate unicamente nell’anno 2020.

OFFERTE DA PERSONE FISICHE NON IMPRENDITORI ED ENTI NON COMMERCIALI “sfera istituzionale”

Per le persone fisiche non imprenditori e gli enti non commerciali “sfera istituzionale” è prevista una detrazione dall’imposta lorda (IRPEF o IRES) nella misura del 30% per le Erogazioni Liberali in denaro e in natura effettuate nell’anno 2020, con massimo di 30.000 euro, in favore di determinati soggetti tra i quali sono inclusi anche gli Enti Religiosi civilmente riconosciuti (Parrocchie e gli altri Enti Ecclesiastici).

OFFERTE DA SOCIETÀ, PERSONE FISICHE IMPRENDITORI ED ENTI NON COMMERCIALI “sfera commerciale”

Per le Società e le Persone fisiche imprenditori e gli Enti non commerciali “sfera commerciale” è prevista la deducibilità totale dal reddito d’impresa dell’importo erogato o del valore dei beni donati nel periodo d’imposta (2020) in cui la liberalità è stata effettuata.

Modalità

Le Erogazioni Liberali in denaro devono essere effettuate tramite:

  • versamento bancario o postale;
  • altri sistemi di pagamento tracciabili (carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari).

Se le Erogazioni sono effettuate in contanti l’agevolazione non spetta.

Le Liberalità in beni devono essere accompagnate da un documento fiscale (documento di trasporto/fattura).

Obblighi

E’ opportuno, e se richiesto dall’offerente necessario, che l’Ente beneficiario (Parrocchia e/o altro Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto) rilasci una ricevuta come da allegati fac-simile.

Diversamente dalle liberalità deducibili genericamente destinate alle attività di religione e culto essendo queste liberalità raccolte per finanziare esclusivamente gli interventi anti Covid-19 la Parrocchia o l’Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto deve:

  • registrare tutte le liberalità ricevute in uno specifico conto della propria contabilità;
  • registrare l’utilizzo degli importi e/o dei beni ricevuti in uno specifico conto della propria contabilità;
  • conservare copia sia delle ricevute emesse sia della documentazione delle spese effettuate.