La povertà educativa indica l’impossibilità per i minori di sviluppare liberamente capacità e talenti. I fattori che contribuiscono all’emersione della povertà educativa sono molteplici, tra cui: disuguaglianze economiche, dispersione scolastica, mancanza di stimoli culturali, accesso limitato ad attività ricreative e sportive, cattiva alimentazione e assenza di reti di supporto. L’apprendimento non si limita alla scuola ma avviene anche attraverso esperienze comunitarie. È fondamentale quindi un ambiente familiare e territoriale ricco e stimolante per favorire la crescita dei bambini.
Nel 2023, secondo l’ISTAT, 2,2 milioni di famiglie italiane (8,5% del totale) corrispondenti a circa 5,7 milioni di persone (9,8% del totale) vivono in povertà assoluta, tra cui 1,3 milioni di minori. La povertà economica ha ripercussioni su tutti gli aspetti della loro vita, compreso l’accesso all’educazione, creando un forte svantaggio rispetto ai coetanei.
Negli ultimi anni Caritas diocesana di Padova ha riflettuto sul tema della povertà educativa mediante progetti, ricerche e riflessioni interne.
Quest’anno ci siamo posti l’obiettivo di approfondire il tema, coinvolgendo i Centri di Ascolto Vicariali e le parrocchie che, in collaborazione con l’Osservatorio diocesano delle Povertà e delle Risorse, stanno provando a leggere il fenomeno nella dimensione territoriale della diocesi di Padova, attraverso un piccolo progetto di ricerca.
Vorremo allargare ulteriormente la riflessione e per far ciò proponiamo alle Caritas parrocchiali di utilizzare le tre schede qui sotto disponibili.
La prima scheda propone lo svolgimento di uno o più incontri che ogni Caritas parrocchiale potrebbe fare al suo interno. I passi suggeriti sono cinque:
- Preghiera e ascolto del Vangelo.
- Approfondimento del tema attaverso video e testi.
- Lettura del fenomeno tra i propri beneficiari.
- Conoscenza delle offerte del proprio territorio.
- Invito agli accompagnatori dell’iniziazione cristiana di proporre al proprio gruppo di genitori una scheda di approfondimento.
Le altre due schede sono gli allegati della prima.
- una scheda per la valutazone del fenomeno tra i propri beneficiari
- la scheda da proporre agli accompagnatori dell’iniziazione cristiana (N.B. una parte della scheda è da completare con i dati raccolti con la scheda precedente).